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La nave che attraversava linferno

  Manu era già sveglio da diverse ore, il suo entusiasmo non gli ha fatto chiudere occhio per la durata della notte oscura e silenziosa.

  "RAGAZZI RAGAZZI!! SVEGLIATEVI IL SOLE è ALTO CHE CI ASPETTA... DAI RAGA ALZATEVI DOBBIAMO ESPLORARE L'INFERNO."

  Se da una parte c'era un ragazzo al settimo girone, dall'altra c'erano due ragazzi pieni di sonno che volevano dormire.

  "Manuuuuu, la smetti di urlare come una gallina sgozzata? ma poi che ore sono?"

  "Le 7 di mattina."

  "Ma sei completamente scemo? Hai battuto la testa? Tutto sto caos e sono ancora le 7, torna a dormire e stai zitto.“

  "Non rompere e venite a fare colazione, teste di cazzo! vi aspetto di sotto.“

  I due ragazzi scoppiarono a ridere per quello che era appena successo e dopo qualche minuto decisero di scendere.

  "Finalmente siete scesi."

  "Non farmi aprire bocca, sennò escono brutte parole."

  I tre ragazzi si sedettero a fare colazione, il tavolo era bandito con cibarie di ogni tipo: biscotti, latte, una torta avanzata da ieri, donuts, cornetti e frutta.

  Ognuno prese qualcosa e si recarono fuori, seduti sul promontorio dove risiedeva la loro casa a godersi quella brezza mattutina. L'aria era delicata e soffice, ciascuno di loro era immerso nei propri pensieri, mentre consumava ciò che aveva preso. Sapevano che il loro sarebbe potuto essere un viaggio di sola andata e quindi ogni attimo era importante, sia individualmente che collettivamente, era arrivato il momento che ognuno di loro stava aspettando, esplorare le lande aride e infuocate dell'Inferno.

  Tutta quella pace fu interrotta da un rutto apocalittico prodotto da quello solito a rovinare i momenti memorabili.

  "Manu fai proprio schifo." disse Salvatore con voce disgustata

  "Veramente eh, hai rovinato questo momento epico." Rispose Luca

  Manu scoppiò a ridere

  "Scusatemi ma c'era tutto questo silenzio, sembrava di stare in un mortorio. "

  "Sei un coglione lo stesso." replicò Salvatore con ancora il suono che rimbombava nell'aria.

  I due iniziarono a ridere, mentre Luca con aria più seria, si mette in disparte a mangiare i biscotti.

  Manu si sedette affianco a lui facendogli capire che non è solo.

  "Sù con la vita lota, cos'è tutta questa serietà, non vedi quanto ci stiamo divertendo? Lasciamo la serietà per quando saremo all'inferno."

  "Non lo so raga, siete sicuri di volerlo fare? In fondo sono io ad avervi portato con me. "

  Luca sapeva che l'inferno non era come le dimensioni che avevano esplorato in precedenza.

  Anche Salvatore si Uni alla conversazione.

  "Anche se fosse, abbiamo preso questa decisione insieme ed è insieme che attraverseremo l'inferno. "

  "Esatto lota, faremo questa cosa insieme e poi, non hai visto come ho urlato prima, tutto esaltato? Secondo te cambio idea proprio ora? Ma non pensarci nemmeno!"

  Luca sorride

  Luca: "Prepariamoci allora."

  Entrarono in casa ed iniziarono a prepararsi

  Ognugno di loro aveva un equipaggiamento specifico per le loro qualità.

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  Luca era quello che andava al avanscoperta,

  con un shotgun a ripetizione una Desert Eagle per la distanza ravvicinata, fumogeni per spostarsi nelle ombre e due mini pugnali, veloci e letali, per finire un mini lanciafiamme, per le situazioni più estreme. La sua tuta era una armatura in fibra di carbonio, leggera e resistente con uno speciale zaino da cui escono zampe di ragno che gli permettono di scattare, saltare e arrampicarsi, inoltre era in grado di rendersi invisibile.

  "Raga io ho soltanto 20 colpi per lo shotgun e per la pistola ho soltanto un caricatore, quell'ultimo combattimento mi ha distrutto, fortunatamente la tuta è integra, Manu tu come sei messo?"

  "Anche io sono nella tua stessa situazione. "

  Il ruolo di Manu era uno dei principali, lui copriva le spalle a Luca poco distante da lui.

  Il suo arsenale era silenzioso e perfetto per ogni situazione. Aveva un famas silenziato con caricatore esteso e mirino 3.5x letale ad ogni distanza. Dal braccio destro della sua tuta High-tech usciva un impugnatura che permette l'uso dell'Arma ad una mano, in modo da permettergli di usare il suo coltello tattico con lama in ossidiana, il tutto è accompagnato da granate stordenti e c-4.

  La sua tuta era una armatura in fibra di carbonio con filamenti in diamante, Meno leggera delle altre, ma più resistente che però viene compensato con il ghost, una dotazione della sua tuta, che gli permette di muoversi rapidamente in modo da stare insieme ai suoi compagni in ogni momento.

  "Raga mi è rimasto solo un c-4, sapevo che non dovevo esagerare, Totò, come sei messo?"

  Salvatore era la copertura dalla distanza, dotato di un fucile di precisione calibro 50 con bipiede e una Glock-18 per lo scontro ravvicinato. Possiede inoltre dei droni remoti muniti di proiettili 9mm e delle granate intelligenti per individuare la presenza nemica e eliminarli senza esporsi.

  La sua armatura era la più leggera di tutte, dotata di una speciale fondina gravitazionale per ll suo cecchino che gli permette di spostarsi senza il peso aggiuntivo dell'arma. Dai suoi bracci escono dei upgrade del cecchino che trasformano quest'ultimo, in un cecchino automatizzato dall'incredibile potenza di fuoco e munito di un proiettile speciale al plasma, ottimo per polverizzare le bestie più grosse.

  "Raga anche io sono messo male, non mi è rimasto molto del mio fucile di precisione e i proiettili al plasma ci mettono tempo a caricarsi, fortunatamente ho ancora i droni. Più che altro, come siamo messi a bendaggi?"

  "Non bene."

  Nella cassa medica c'erano soltando 2 adrenaline destinate a Manu e Luca, 1 medikit e infine qualche benda.

  Tutto questo venne diviso insieme alle provviste e finalmente sono pronti.

  "Prima di entrare, siete sicuri di voler entrare?"

  "Entra e stai zitto! "

  Oltrepassato il portale, i tre ragazzi si trovarono nel reame infernale e la prima impressione fù di immenso stupore, ciò che la vista riservava era una landa immensa fatta di una strana pietra rossa friabile al tocco e ogni tanto si vedeva un piccolo strato di terra arida giallastra.

  Nella distesa infinita di pietra rossa, c'erano anche delle cascate di lava rosso sangue, delle piante con dei bulbi oculari appesi, delle strane liane bruciate e delle ossa giganti che pendevano dal soffitto.

  Le uniche creature che vi abitavano erano dei cani umanoidi con una spada ricurva rossa che fortunatamente non attaccavano se non venivano attaccati per primi e lo sapevano, perché quel coglione di Manu ne ha attaccato uno.

  I ragazzi esplorarono in lungo e in largo in questo reame desolato e monotono, finché non si trovarono in un enorme oceano di lava.

  Quest'ultimo venne circunavigato dal trio, per quanto era possibile e ad'un tratto...

  "Raga ok è incredibile tutto questo, ma io mi aspettavo un po' d'azione, stiamo camminando da ore, l'acqua evapora velocemente ed io non c'è la faccio più, dai raga facciamo 5 minuti di pausa."

  "Concordo, Io direi di fermarci, poi camminiamo per qualche chilometro e, se non troviamo nulla, ritorniamo a casa.

  Anche se dubito che troveremo qualcosa; non c'è nulla in questa landa desolata e fà un cazzo di caldo nonostante la tuta."

  "Raga i vostri desideri sono stati esauditi, guardate cosa c'è davanti a noi.“

  "Cosa?! Una nave?"

  "Sì, credo di si. Una nave, ma senza vele."

  "Beh, non è chissà cosa, ma finalmente è successo qualcosa di interessante."

  "Cosa ci fà qui una nave? Salvatore puoi ispezionarla con un drone?"

  "Certo."

  La ricognizione emerse che la nave era completamente vuota, pur non essendoci anima viva, il trio si mosse con cautela. Luca fù il primo a salire con lo shotgun carico e ispezionando ogni angolo con estrema precisione, Manu lo seguì poco distante pronto a coprirgli le spalle qualora dovesse succedere qualcosa, mentre Salvatore forniva supporto dalla distanza con il cecchino.

  Una volta verificata la sicurezza della nave, Salvatore si riunì agli altri. Dopo aver trascorso un pò di tempo ad esplorare la nave individualmente, il trio si riunisce.

  Dopo aver trascorso un pò di tempo ad esplorare la nave individualmente, il trio si riunisce.

  "Raga allora, trovato nulla?"

  "Niente, solo gabbie vuote, casse con ossa, cenere e qualche moneta d'oro sporca di sangue, ma niente di ché. "

  "Io invece ho trovato questa vecchia lanterna, brilla di una luce verdastra, e sembra contenere delle anime tormentate."

  "Porca troia, fai vedere, ma quante ce ne sono?"

  "Quando torniamo a casa ti mostro tutto. Adesso abbiamo da fare e poi c'era anche questa collana con una sfera con delle piume come ciondolo con su una strana scritta."

  "Vabbè poi decidiamo come dividerci le cose."

  "Raga, qualcosa non mi convince. Ci deve essere un modo per attivare questa nave."

  "Come dovrei attivarla? Qui c'è solo il timone."

  "E che vuoi da me? io te posso fá nu ballet."

  "Lo possiamo buttare nella lava?"

  "Nhaa, io direi usciamo e rompiamo il portale."

  "Non sarebbe male come idea, sono sicuro che quei cani siano una compagnia migliore della vostra.

  Siete solo invidiosi che io ho il senso dell'umorismo e voi no."

  "Avanti senso dell'umorismo, hai qualche idea?"

  "Oltre a sparare cazzate? No, continuamo a cercare, ci deve essere un modo per attivarla. Anche se per quanto ho camminato, doveva starci Caronte a farmi da autista."

  Luca scese nuovamente nella stiva ad ispezionarla meglio e noto che su una parete c'erano delle scritte, quindi chiamò Manu.

  "Manu, scendi giù, muoviti!"

  "Cosa hai trovato?"

  "Guarda qui, nessuno di noi ha notato queste scritte!"

  "Oddio è vero, però sono scritte con un inchiostro scuro che si confonde con la parete."

  I ragazzi iniziarono a leggere:

  ' All'arbore dell'inferno ci fu uno spaccamento, che divise la dimensione in due poli, da una parta la dimora delle anime, dall' altra la dimora dei corpi privi di anima. Con essa sorse questo veliero che i corpi doveva trasportare.

  Adesso risuonan gli echi...'

  Nel frattempo, salvatore era in disparte a pensare ad una soluzione. Vagò a destra e sinistra, finché non giunse alla poppa della nave, dove vide che un esercito di mani scheletriche tenevano ancorata la nave.

  salvatore agì in fretta. Imbracciò il fucile di precisione e sparò alle mani scheletriche con estrema precisione. Ad un certo punto, le mani mollarono la presa e la nave iniziò a muoversi

  Ci fu un grande boato e con esso comparverlo delle creature innocue e immobili nelle gabbie,

  I ragazzi salirono sopra e videro, un mostro nero, con gli occhi rossi e una bocca spalancata all'altezza dello stomaco al guida del timone. I ragazzi, colti dall'istinto, puntarono le armi alla creatura, ma resisi c

  onto che non era ostile, si tranquillizzarono e iniziarono la traversata dell'inferno.

  "Volevi CARONTE, beh eccolo."

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