è l’1:40 e non riesco ad addormentarmi. C'è troppo silenzio in questa casa. Proprio adesso doveva rompersi un tubo dell'acqua nella casa di mia zia, ora mi tocca passare qualche notte qui tra il silenzio e senza wi-fi. Troppo silenzio mi dà fastidio.

  è passata un'ora e tutto il tempo mi sono girata e rigirata nel letto senza chiudere occhio. E c’è quel John, devo pensare a che domande fargli domani.

  Oh! Cosa sono questi rumori? Aspetta, sembra il motore di un trattore o qualcosa di simile. Provengono dalla spiaggia, è a soli duecento metri da casa di mia zia. Qualcosa di interessante sta accadendo. Mi vicino alla finestra al primo piano, che si affaccia sulla strada. C’è parcheggiato un furgone. Strano qua non ci vive nessuno d’inverno. Cosa sta succedendo?

  Mi vesto in fretta e vado sul retro della casa verso la spiaggia. Cerco di nascondermi trai cespugli e dietro ai pini e nel frattempo mi avvicino al luogo da cui giungono tutti quei rumori evitando di non calpestare qualche ramoscello qua e là.

  Ora riesco a vedere tre persone che guardano un escavatore piuttosto grande, che scava nella sabbia. Oddio! Nella mia testa balzano una miriade di teorie, le più valide sono: 1. cercano di seppellire qualcuno… No, impossibile, sono troppe persone e la buca è troppo grande. 2. cercano qualcosa nella sabbia, anche se è improbabile trovare qualcosa di prezioso in questa zona. Lo avrebbero già fatto tempo fa e numero 3. Oppure vogliono nascondere qualcosa in questa spiaggia.

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  Qualsiasi sia la ragione, sto assistendo a qualcosa di illegale, altrimenti perché mai dovrebbero farlo in piena notte, al buio, sussurrando.

  Ma chi sono? Li conosco? Oh, aspetta uno degli uomini si gira per un istante. è Antonio, il figlio della mia vicina. L'ho sempre detto che quel ragazzo ha qualcosa che non va. Gli altri non riesco a vederli bene. Stanno finendo, mi devo allontanare e non farmi notare. Domani indago meglio.

  Non ho chiuso occhio, sono agitata. A cosa ho assistito ieri? Chi erano quelle persone? Ora mi vesto e vado a controllare in spiaggia, tanto manca un'ora e mezza prima che cominci a lavorare.

  Questa parte di spiaggia è poco frequentata e più lontana dal lungomare, è abbastanza difficile arrivarci. Come passo una collina di sabbia, mi blocco d’improvviso. Guardo giù, vedo solo acqua. Che fine ha fatto la sabbia? Non ci credo… Hanno rubato la sabbia! Ma perché?

  Devo seguire Antonio e così posso trovare le altre persone e capire i loro intenti. Non ne vale la pena dirlo a qualcuno. Nessuno mi crederebbe. é già successo in passato, era un falso allarme, da allora tutti mi conoscono come la “Luana che ha troppa immaginazione” e che legge troppi libri gialli.

  Per ora vado al mio negozio. Oggi insegno a Maria Teresa come gestire il negozio.

  Perfetto, calza proprio a pennello le mie ferie con questa nuova avventura.