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Capitolo 11: La pianificazione del festival

  Capitolo 11: La pianificazione del festival

  Il sollievo era palpabile nell'aria. Aoi, con un sorriso illuminato, tirò un sospiro di sollievo. -"Meno male, era solo un errore!" esclamò, guardando Akihiro con sincera felicità.

  Akihiro, ancora scosso dagli eventi recenti, si passò una mano tra i capelli e sospirò. -"Già... almeno non devo più preoccuparmi di recuperare..."

  Accanto a lui, Yuna incrociò le braccia, scuotendo la testa con aria perplessa. -"ma che errore assurdo... non dovrebbero nemmeno commettere sbagli del genere."

  Souta, invece, non riusciva a trattenere le risate. -"Ahahah! Akihiro, per un attimo eri pronto a diventare un monaco dedito solo allo studio!" scherzò, dandogli una pacca sulla spalla.

  Ayumi osservava la scena in silenzio, gli occhi scintillanti di emozione. Il suo cuore le diceva di avvicinarsi, di abbracciarlo per la felicità, ma si trattenne, limitandosi a stringere i pugni con entusiasmo.

  Dopo la scuola, Akihiro, Aoi e Ayumi si trattennero per aiutare il comitato studentesco con l'organizzazione del festival sportivo. A loro si unirono anche Akari, Yuna e Souta, che sembravano entusiasti di partecipare.

  Arrivati nella sala del comitato, si sedettero attorno al grande tavolo, aspettando l'inizio della riunione. Un silenzio sospeso aleggiava nella stanza, finchè Yuna sbuffò, rompendo l'attesa.

  -"Ma quando arriva il presidente? Non possiamo mica stare qui a fare i soprammobili!"

  Come se avesse sentito le sue parole, la porta si spalancò all'improvviso. Il presidente del comitato studentesco fece il suo ingresso con il resto dello staff al seguito. Con un sorriso imbarazzato, si passò una mano tra i capelli. -"Scusate il ritardo, c'è stato un piccolo imprevisto."

  Akihiro si alzò appena lo vide e gli fece un cenno rassicurante. -"Non c'è problema, ora possiamo metterci al lavoro."

  Il presidente annuì, poi si schiarì la voce e iniziò a parlare con entusiasmo. -"Il festival sportivo è uno degli eventi più importanti della scuola. Il nostro obbiettivo principale è far si che tutti si divertano e partecipino attivamente."

  I ragazzi ascoltarono attentamente, annuendo.

  -"Ora dobbiamo decidere l'organizzazione dell'evento: come iniziarlo, come svilupparlo e come concluderlo. Dobbiamo trovare la combinazione perfetta."

  Il gruppo si lanciò subito nelle idee, discutendo su come rendere il festival indimenticabile. La prima decisione fu in perfetta concordanza tra tutti: Il presidente avrebbe aperto l'evento con un discorso di benvenuto, introducendo le competizioni e l'atmosfera della giornata.

  Ma la parte più difficile era ancora da decidere: Quali giochi inserire nel festival?

  Le idee iniziarono a volare nella stanza...

  Aoi si alzò con entusiasmo, battendo le mani per attirare l'attenzione. -"La staffetta è un classico! è un evento che non può mancare!" disse con sicurezza.

  Il presidente del comitato annuì, sorridendo. -"Un'ottima scelta! La corsa a staffetta è sempre un momento emozionante e coinvolgente. Approvato!"

  Mentre veniva segnata tra le attività ufficiali, Souta si sporse in avanti con un'espressione furba. -"Ehi, e che ne dite della corsa a ostacoli? Sarebbe divertente vedere chi riesce a superare tutti i percorsi senza cadere!"

  Ci fu qualche secondo di silenzio. Alcuni dei membri del comitato si guardarono tra loro, valutando l'idea. Dopo una breve discussione, però, il presidente sospirò. -"Mmm... potrebbe essere rischioso, se il percorso è troppo difficile."

  -"Possiamo fare in modo che gli ostacoli siano accessibili a tutti." intervenne Souta con un sorriso sicuro. -"E poi sarà più divertente vedere chi riesce a superarli più velocemente!"

  Yuna lo guardò con aria scettica. -"Tu vuoi solo ridere di chi cade, vero?"

  Souta rise. -"Forse..."

  Il presidente riflettè un momento, poi annuì. -"Va bene, accettiamo anche la corsa a ostacoli! Faremo in modo che il percorso sia ben bilanciato tra difficoltà e sicurezza."

  Souta alzò il pugno in aria. -"Grande! Questa sarà la mia specialità!"

  Akihiro lo guardò con un sorriso stanco. -"Vedremo se riuscirai a finirla senza cadere per primo."

  Yuna, che fino a quel momento era rimasta in ascolto, si alzò con un sorriso sicuro. -"Se volete qualcosa di più collettivo... perchè non il tiro alla fune?"

  L'idea sembrò subito risuonare nella stanza. Il presidente sorrise soddisfatto. -"Fantastico! Il tiro alla fune è perfetto per creare spirito di squadra. Lo approviamo!"

  I ragazzi annuirono, già immaginando l'energia e la competizione di quell'evento.

  A quel punto, il presidente si scambiò un'occhiata con la sua vice, poi si rivolse agli studenti con un'idea in mente. -"Un altro elemento che vorremmo aggiungere... sono delle cheerleader per rappresentare le squadre. Naturalmente, solo se tutti sono d'accordo e se troviamo abbastanza ragazze disposte a farlo."

  Ci fu un breve mormorio nella stanza. Aoi annuì con entusiasmo. -"Delle cheerleader darebbero ancora più carica alla competizione! Ottima idea."

  Souta si illuminò. -"Eh?! Delle cheerleader? Se scegliamo bene, potrebbe diventare l'evento più atteso del festival!" esclamò, ridendo tra sè e sè.

  Ayumi arrossì leggermente, lanciandogli un'occhiataccia. -"Souta! Smettila di dire cose strane!"

  Mentre il gruppo discuteva su chi potesse partecipare, un'altra proposta venne avanzata.

  -"E che ne dite del kibasen?"

  La voce proveniva da uno dei membri del comitato. Alcuni studenti si guardarono confusi, mentre altri annuirono con interesse.

  -"Il kibasen? Quello dove si formano squadre di quattro persone e si combatte come in una battaglia medievale?" chiese Akihiro, incuriosito.

  La ragazza che aveva avanzato la proposta annuì con un sorriso. -"Esatto! Tre studenti formano la base "il cavallo" e devono sostenere il quarto giocatore, "il cavaliere". Il cavaliere deve cercare di rubare la bandierina dell'avversario o far cadere l'altro cavaliere per vincere. è un gioco che richiede strategia, lavoro di squadra e resistenza!"

  Gli occhi di Yuna si illuminarono. -"Ohhh, questo si che sembra interessante! Potrebbe essere il momento più spettacolare del festival!"

  Il presidente osservò i ragazzi, notando il loro entusiasmo crescente. -"Allora lo aggiungiamo alla lista."

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  Tutti approvarono la decisione. L'organizzazione del festival stava finalmente prendendo forma.

  A quel punto, una ragazza del comitato si alzò, guardando il gruppo. -"Se vogliamo inserire le cheerleader, dovremmo iniziare subito a cercare volontarie nelle classi. Avranno bisogno di tempo per prepararsi."

  Akari si mise una mano sul fianco, con un sorriso deciso. -"Lasciate fare a me! Mi occuperò io di trovare ragazze disposte a partecipare."

  Con la sua solita energia, Akari uscì dalla stanza, pronta a spargere la voce tra le studentesse.

  Nel frattempo, il resto del gruppo rimase nella sala del comitato, discutendo degli ultimi dettagli. Il festival sportivo prometteva di essere un evento spettacolare.

  E con questo, i preparativi erano ufficialmente iniziati.

  Mentre il gruppo discuteva ancora sugli eventi del festival, uno dei ragazzi del comitato si alzò improvvisamente, attirando l'attenzione di tutti.

  -"Ho un'idea! Che ne dite di una gara speciale?" disse con entusiasmo.

  Gli sguardi si rivolsero verso di lui, curiosi.

  -"Sul campo verranno distribuiti dei bigliettini con scritti degli obbiettivi da completare. I partecipanti, una volta raccolto un bigliettino, dovranno eseguire l'azione indicata prima di poter proseguire. Il primo che taglia il traguardo dopo aver completato l'obbiettivo vince!"

  Ci fu un attimo di silenzio, poi un'esplosione di entusiasmo.

  -"Ohhh, questa sembra una sfida davvero interessante!" esclamò Souta, già immaginando le situazioni assurde che sarebbero potute nascere.

  Ayumi annuì con un sorriso.

  -"E poi sarebbe un gioco adatto a tutti, non solo agli sportivi!"

  -"Già e potrebbe generare momenti davvero divertenti!" aggiunse Aoi, incrociando le braccia soddisfatta.

  Il presidente del comitato si portò una mano al mento, riflettendo, poi annuì. -"Mi piace! è una gara che renderà il festival ancora più imprevedibile e coinvolgente. La approviamo!"

  L'energia nella stanza aumentò. Con questa ultima aggiunta, il programma degli eventi sembrava completo. Tutti si scambiarono sguardi soddisfatti, rendendosi conto di quanto fossero riusciti a realizzare.

  -"Bene, direi che possiamo concederci una pausa!" disse il presidente, rilassandosi sulla sedia.

  I ragazzi si lasciarono andare a un respiro di sollievo. Avevano lavorato duramente per tutta la giornata senza quasi accorgersene.

  Proprio in quel momento, la porta si aprì di colpo e Akari fece il suo ingresso con un'espressione un po' affaticata.

  -"Ragazzi, trovare volontarie per le cheerleader è stato un incubo!" sbuffò, avvicinandosi al gruppo. -"La maggior parte delle studentesse stava già tornando a casa, ma... per ora ne ho convinte tre!"

  Ci fu un applauso spontaneo.

  -"Tre ragazze in così poco tempo? Non male!" commentò la vicepresidente del comitato.

  Akari si mise le mani sui fianchi e fece un sorrisetto. -"Ehi, non sottovalutatemi! Domani ne troverò sicuramente altre!"

  Il comitato e gli altri ragazzi annuirono, soddisfatti. Se continuavano così, il festival avrebbe avuto un successo incredibile.

  Ma nel frattempo, fuori dalla finestra, il cielo si era ormai tinto di sfumature arancioni e violacee. Il sole era quasi scomparso all'orizzonte e il tempo sembrava esser volato via senza che nessuno se ne rendesse conto.

  Il presidente del comitato si alzò, stiracchiandosi leggermente. -"Ragazzi, è tardi. Abbiamo fatto tantissimo oggi, direi che possiamo fermarci qui. Domani continueremo con gli ultimi dettagli!"

  Ci fu un mormorio generale di approvazione. Anche se nessuno voleva fermarsi, erano tutti esausti dopo una giornata così intensa.

  Uno dopo l'altro, gli studenti iniziarono a raccogliere le loro cose e ad avviarsi verso l'uscita. Ma l'aria che si respirava era carica di entusiasmo. Il festival sportivo stava prendendo forma, e ognuno di loro sentiva crescere l'attesa per l'evento.

  Mentre lasciavano la stanza, Akihiro scambiò uno sguardo con Aoi e Ayumi.

  -"Sarà un festival incredibile." disse con un sorriso.

  Aoi annuì con determinazione. -"Già. Dobbiamo solo assicurarci di dare il massimo anche noi!"

  Ayumi strinse i pugni, piena di energia. -"Sarà un evento indimenticabile!"

  E con questi pensieri pieni di aspettative, il gruppo si incamminò lungo i corridoi della scuola, con lo sguardo rivolto verso i giorni a venire.

  Mentre i ragazzi uscivano da scuola, Akihiro si avvicinò a Yuna. Aveva il cuore che gli batteva forte nel petto. Era ansioso, ma doveva parlarle.

  -"Yuna, aspetta!" la chiamò, afferrandole leggermente il polso.

  Lei si voltò con un'espressione sorpresa, poi inclinò la testa con un sorriso malizioso. -"Mi dispiace, Akihiro, ma oggi non posso venire a casa tua~" disse con tono scherzoso.

  Akihiro sospirò e scosse la testa. -"Non è per quello! Ti sto parlando del borsellino... Questa settimana sarà la nostra occasione per recuperarlo. Sono convinto che nasconde qualcosa di importante."

  Yuna lo fissò per qualche istante, il suo sorriso si indebolì leggermente. Poi incrociò le braccia. -"Sei davvero serio su questa cosa, eh?"

  -"Lo sono" confermò Akihiro, con uno sguardo determinato.

  Yuna rimase in silenzio per un attimo, poi fece un leggero sospiro e annuì. -"Va bene. Con molta attenzione, vedrò di scoprire cosa c'è dentro."

  Akihiro le sorrise, sollevato. -"Grazie, Yuna. Conto su di te."

  Lei gli rivolse un'occhiata compiaciuta. -"Te ne rendi conto che mi stai facendo fare la parte della ladra, vero?"

  Lui si grattò la nuca, imbarazzato. -"Non è proprio così..."

  Yuna rise e gli diede una leggera pacca sulla spalla. -"Ci penserò io. Ora vai a casa e cerca di non pensarci troppo."

  Akihiro la osservò mentre si allontava, sentendosi allo stesso tempo sollevato ed emozionato.

  Il giorno dopo, si ritrovarono nuovamente seduti attorno al tavolo della sala riunioni, con l'atmosfera carica di energia. Akari continuava a cercare altre ragazze disposte a fare le cheerleader, mentre il presidente del comitato studentesco si alzò e guardò tutti con un'espressione soddisfatta.

  -"Grazie a tutti per il vostro aiuto" disse con un sorriso. -"Siamo finalmente alla fase finale: la conclusione del festival."

  I ragazzi si scambiarono sguardi entusiasti.

  -"Non vedo l'ora!" esclamò Souta, stiracchiandosi sulla sedia.

  -"Allora, mettiamoci all'opera!" aggiunse Ayumi, battendo le mani con entusiasmo.

  Akihiro si schiarì la voce. -"Ho un'idea per l'ultima parte del festival."

  Tutti lo guardarono con curiosità.

  -"E se ogni squadra avesse una bancarella dove cucinare un piatto? Alla fine, il pubblico potrebbe votare il piatto migliore e la squadra vincente riceverebbe un premio."

  Il presidente si illuminò. -"Questa sì che è un'idea interessante! Aggiungerebbe un tocco di competizione in più."

  -"Ma chi cucinerà?" domandò Aoi. -"Non tutti sono bravi..."

  Souta ridacchiò. -"Io potrei fare da giudice, più che da cuoco!"

  -"Tu vuoi solo mangiare gratis!" lo punzecchiò Ayumi, incrociando le braccia.

  -"Ehi, non è vero!" protestò lui, ma nessuno gli credette.

  Dopo qualche risata, il presidente appuntò l'idea sul suo taccuino.

  Aoi si alzò e aggiunse: -"Per la chiusura ufficiale, il presidente e la vice dovrebbero ringraziare tutti gli studenti, lo staff, e i professori per aver reso possibile l'evento."

  Tutti annuirono. -"Ha senso" confermò Ayumi.

  -"Dopodichè" continuò Souta, -"raduneranno tutte le squadre e consegneranno i premi ai vincitori!"

  L'idea venne accolta con grande entusiasmo. Ormai avevano stabilito ogni dettaglio, ed erano soddisfatti del lavoro svolto.

  Una volta terminata la programmazione dell'evento, tutti si misero a rileggere attentamente il piano, scrutando ogni riga per cercare eventuali errori. La tensione del momento si era trasformata in una carica positiva: ogni dettaglio era stato curato, e il festival sportivo sembrava pronto a diventare un evento memorabile.

  Quando chiusero gli appunti e si scambiarono uno sguardo soddisfatto, un'ondata di sollievo attraversò la stanza.

  -"Direi che è perfetto!" esclamò Souta, incrociando le braccia dietro la testa.

  -"Abbiamo fatto un ottimo lavoro" aggiunse Aoi, con il sorriso più luminoso del solito. Sembrava incredibilmente motivata, come se quell'evento avesse acceso in lei un fuoco nuovo.

  Yuna, invece, saltellava per il corridoio con l'entusiasmo di una bambina, esattamente come il giorno degli esami. -"Non vedo l'ora! Sarà super divertente!"

  Akihiro osservò la scena con un leggero sorriso sulle labbra. Nonostante la fatica e l'ansia per tutto quello che doveva ancora affrontare, sentiva che lavorare con loro gli aveva dato una spinta nuova.

  Accanto a lui, Ayumi camminava in silenzio, cercando di avvicinarsi a lui con discrezione. Ogni tanto lanciava qualche occhiata nella sua direzione, ma sembrava esitare, come se volesse dire qualcosa ma non trovò coraggio.

  -"Ah, io resto ancora un po' " disse Akari, fermandosi sulla soglia. -"Voglio provare a trovare altre ragazze per le cheerleader."

  -"Sei davvero motivata, eh?" commentò Souta con una risata.

  -"Più di te sicuro" ribattè lei con un sorriso malizioso.

  Dopo un'ultima risata collettiva, i ragazzi uscirono dalla scuola. Mentre il sole iniziava a tingere il cielo di arancione, l'entusiasmo per il festival continuava a crescere dentro ognuno di loro.

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