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Capitolo 12 - Un giorno nella capitale

  La capitale era veramente enorme, sicuramente tre, anzi quattro volte la grandezza di Egyxo. Prima di avvicinarsi di più, Sexta fece sparire il veicolo e poi si diressero verso l’entrata della capitale. Per non farsi riconoscere, indossavano dei mantelli che coprivano i loro capelli e rendevano difficile vedere il loro volto.

  ?Siamo arrivati fin qui, ma… che cosa dobbiamo fare adesso??

  ?Non lo so, Sexta. Probabilmente dobbiamo andare in giro e aspettare che siano loro a contattarci.?

  ?Sì, dev'essere così. Hai proprio ragione, Sextus.?

  E così continuarono a girare per la città senza una precisa meta, finché, giunti davanti a un vicolo, un individuo incappucciato si palesò davanti a loro e disse qualcosa a bassa voce.

  ?Vi ha mandato Bongiorno Brovanna, giusto? Seguitemi.?

  Lo seguirono fino alla fine del vicolo, dove era situato un bar. Entrarono tutti assieme nel bar e lì l'individuo disse che potevano togliersi i mantelli. Tutti quanti si tolsero i mantelli e poi si diressero a un tavolo per chiacchierare.

  L’individuo si tolse il mantello e si presentò.

  ?Mi presento, io sono Bunny Valentine, il Consigliere di Bongiorno Brovanna, uno dei due Boss della Mafia, conosciuta anche come “Vento D’oro”. Ma voi potete anche chiamarmi Martingi Val…?

  ?Valentinos.?

  Quelle parole uscirono dalla bocca di Karim senza volerlo. Era convinto, dentro di sé, di aver ritrovato uno dei suoi due migliori amici, anche se non ne aveva prove. C’erano delle somiglianze fisiche, ma nulla di più.

  ?E tu come fai a sapere il mio nome??

  Karim era completamente sconvolto da ciò che aveva appena scoperto. Ora che aveva risentito la sua parlata, aveva riconosciuto l’accento tipico di Nopila e non aveva più dubbi: adesso era sicuro che lui fosse uno dei suoi due amici d’infanzia.

  ?Non mi dirai che lui è uno di quei due di cui ci avevi parlato??

  ?Sì, Sexta, è proprio lui, ne sono sicuro.?

  ?Guardate che io sono ancora qui e tu non hai risposto alla mia domanda. No, aspetta… possibile che tu sia…?

  ?Esatto, io sono Karim Aratiz. Mi fa piacere sapere che stai bene. Come se la passa Mark Hikikomari??

  ?Beh… sai com'è fatto. In questo momento starà bighellonando in giro a perder tempo. Ad ogni modo, vi faccio i complimenti per aver superato la prima prova. Per la seconda prova, dovrete dirigervi in periferia e recuperare un certo oggetto da un negozio gestito dai sottoposti di Kivhon. Questo oggetto è un artefatto di immenso valore che serve al Boss. La vostra terza e ultima prova sarà riportare in questo posto quell’oggetto senza farvi scoprire. Oppure, se vi fate scoprire, fate in modo che non riescano a seguirvi, altrimenti avrete fallito la prova. Tutto chiaro??

  ? Nome Completo

  ??????????????????????

  Reale: Martingi Valentinos

  Mafia: Bunny Valentine

  ? Età

  ??????????????????????

  27 anni

  ? Altezza

  ??????????????????????

  183 cm

  ? Capelli

  ??????????????????????

  Di media lunghezza, biondi

  ? Occhi

  ??????????????????????

  Di colore marrone

  ? Ankhom

  ??????????????????????

  Sconosciuto

  ? Descrizione

  ??????????????????????

  Un ragazzo abbastanza alto, di corporatura robusta, dà

  l’impressione di essere una persona seria, ma lo sarà

  veramente? Una cosa è certa: prende seriamente il lavoro

  che svolge all’interno della mafia. I suoi occhi fanno intuire

  una certa arguzia, ma anche un pizzico di bambinaggine.

  Ne vedremo sicuramente delle belle.

  ?C’è decisamente molta carne al fuoco, ma io ci sto. Accetto la sfida.?

  ?Anche noi siamo della tua idea, Sexta. Non ci tireremo indietro adesso che siamo arrivati fin qui.?

  ?Bene, buona fortuna a tutti quanti voi allora.?

  E così tutti uscirono dalla locanda per dirigersi verso questo negozio, cercando nel mentre di pensare ad un eventuale piano da poter adoperare per recuperare quell’oggetto.

  ?Innanzitutto, Sexta, potresti creare 5 maschere??

  ?Va bene, Sextus, ma non capisco che cosa potremmo mai farci.?

  Sexta creò le 5 maschere e le consegnò a Sextus.

  ?Bene, ora Karim, ho bisogno che tu modifichi il colore, la forma e il materiale di queste maschere. Ti dirò io come farle.?

  ?Certamente…??

  Tutti quanti erano curiosi di ciò che stava ideando Sextus. La prima maschera, che sembrava una faccia sorridente con una bocca enorme chiusa, possedeva i colori della bandiera italiana e la tenne per se stesso. La seconda maschera la consegnò a Sexta: ricordava vagamente un teschio, ma con quelle corna sembrava qualcosa di demoniaco. La maschera che diede a Reiko sembrava essere quella di uno spirito bianco vendicativo, però con una bocca terrificante e un paio di piccole corna. Quella di Renjiro ricordava il volto degli Oni ed era di colore rosso. Infine, quella di Karim ricordava molto il volto di Anubis.

  ?Bene, queste maschere ci serviranno per non farci riconoscere mentre recuperiamo quell’oggetto.?

  ?No, Sextus, non mi dire… hai preso ispirazione da quella cosa che penso io??

  ?Potrebbe essere, Sexta, chissà… per ora non pensarci e completiamo la missione.?

  Il negozio si trovava davanti a loro. Tutti indossarono la loro maschera e Sextus spiegò loro il piano che aveva ideato. Una volta ascoltato, tutti cominciarono a metterlo in atto.

  ?Prima di tutto, attenderemo il momento nel quale la via sarà completamente libera. Sexta, dovrai rimanere qui e tenerti pronta a creare un veicolo per la fuga. Io opterei per un certo van della Ford E-150.?

  Con aria compiaciuta, Sexta parlò:

  ?Ti piace proprio quel gioco, eh, Sextus??

  ?Sì sì, di quello che ti pare, ma non abbiamo tempo da perdere. Reiko e Renjiro, voi due entrerete facendo mettere tutti a terra, facendo vedere che avete la possibilità di usare i vostri poteri contro altri esseri viventi. E una volta fatto ciò, utilizzate l’hekau per fare delle catene di ghiaccio con le quali dovete legare mani e piedi di tutti i presenti. Dovrete essere veloci, però, prima di tutto a congelare le guardie reali che si trovano lì davanti, ma sono sicuro che non sarà un problema per voi.?

  ?Stop, stop, perché loro possono usare i propri poteri contro altri esseri viventi? Che cosa mi sono persa??

  ?Ah, giusto. Vedi, Sexta, mentre dormivi, Reiko ci ha rivelato che il suo vero Ankhom in realtà è la vera e propria Isis, non uno dei suoi discendenti. è stata lei a curare le tue ferite mortali in un battito di ciglia. Grazie a ciò, loro hanno sempre potuto usare i loro poteri contro altri esseri viventi, solo che non hanno mai voluto dirlo a nessuno.?

  ?Okay…? Vai avanti col piano.?

  ?Tutti quanti in quel momento saranno quindi distratti da questi stranieri mascherati che hanno congelato le guardie e che hanno preso degli ostaggi. Nel mentre, Karim, rendendosi invisibile con l’hekau, raggiungerà l’ufficio di Kivhon all’interno del quale si troverà l’oggetto da recuperare.?

  ?Ma Karim, rubare non va per caso contro la vostra religione? Persino per noi è peccato rubare oggetti altrui, però per te, che sei molto più legato alla religione di noi, come sarà difficile, come farai a…?

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  ?Io rubare? Nuh-uh, sto solamente prendendo in prestito a tempo illimitato un oggetto appartenente a una persona rivoltante, ripugnante e malvagia. Non vedo cosa ci sia di male.?

  Karim aprì la cassaforte usando l’hekau e prese l’oggetto che si trovava al suo interno. Una volta fatto ciò, uscì dall’ingresso principale assieme a Renjiro e Reiko.

  ?E adesso la parte più importante del piano, la fuga.?

  Sexta creò il veicolo che Sextus voleva adoperare per la fuga. Tutti quanti ci salirono in fretta e furia, ma le guardie reali erano già arrivate, anche se troppo tardi. Loro erano tutti sopra al veicolo e pronti a fuggire. Sexta partì, ma si rese subito conto

  che stavano venendo inseguiti da un carro, trainato da delle sfingi.

  ?Immagino che quelle siano delle sfingi. Me le immaginavo molto più grandi e, onestamente, sono anche molto diverse da come le immaginavo.?

  ?Sextus, non è il momento di parlare. Mi stai distraendo e dobbiamo fuggire da quelle guardie.?

  Sexta si andò a schiantare contro un edificio. Il carro si fermò e le guardie cominciarono ad avvicinarsi al veicolo. I vetri erano oscurati, così li ruppero per vedere all’interno, ma… sfortunatamente per loro, non c’era nessuno

  ?è stata proprio una bella mossa quella di portarci nel reame celeste, Sexta. Non ci avevamo pensato effettivamente.?

  Sextus notò che Sexta era completamente paralizzata dalla paura, tanto da non riuscire più a parlare.

  ?Sexta? Ci sei, Sexta? Ragazzi, cosa sta succedendo? Perché Sexta fa così??

  ?Forse dovresti guardare meglio ciò che ti circonda, Sextus. Guarda in cielo.?

  ?Che cosa intendi, Renji…ro?

  Sextus, alzando lo sguardo al cielo, notò che non erano finiti nel reame celeste, ma nel reame scarlatto. Tutti quanti smisero di parlare per qualche motivo; nel frattempo, Sexta ritornò in sé.

  ?B-bene, avvicinatevi così torniamo subito nel reame giusto. Fortuna che non sia arrivato Seth.?

  Sexta notò che tutti quanti le stavano dando le spalle, rimanendo perfettamente immobili e guardando in alto, senza degnarla di alcuna risposta.

  ?Siete veramente simpatici, ragazzi, lo devo ammettere. Per caso il gatto vi ha morso la lingua? A proposito, come mai non vi girate verso di me? Sono così bella che se mi guardaste vi farei diventare di pietra??

  Sexta si avvicinò a loro.

  ?Eddai, giratevi verso di me!?

  Sexta prese Sextus dalla testa per girarlo verso di lei, ma mai avrebbe immaginato ciò che stesse per accadere. La testa di Sextus si staccò dal suo corpo e il suo volto era completamente putrefatto, come se fossero secoli che stesse lì.

  ?AAAAAAAAA, che schifo.?

  Sexta lanciò via quella testa raccapricciante e si avvicinò per vedere Renjiro, Reiko e Karim, ma anche loro erano completamente putrefatti, come se fossero rimasti così per anni.

  ?CHE COSA STRACAZZO STA SUCCEDENDO QUI!? Non può essere reale… vero? Non è reale… VERO!? è solamente un brutto sogno, Sexta… sono sicura che adesso, se chiudo gli occhi e li riapro…?

  E così Sexta chiuse e riaprì gli occhi, ma

  ?Non è cambiato assolutamente niente…?

  Sexta aveva le lacrime agli occhi, non sapeva più che cosa fare, era rimasta completamente da sola e non aveva più nessuno dei suoi amici. Si chiedeva se a quel punto aveva senso continuare ad andare avanti con quella missione. Sexta cominciò a girovagare per quella distorta città del regno scarlatto, senza una meta, senza speranze, eppure fece un incontro davvero bizzarro.

  ?MA CHE!??

  Disse Sexta.

  ?CHE COSA!??

  Rispose Sexta.

  ?MA TU SEI ME!? ?MA TU SEI ME!? Dissero entrambe all’unisono.

  ?Frena, frena, frena, come è possibile tutto ciò? Ho appena visto tutti i miei amici diventare improvvisamente completamente putrefatti in mezzo alla città e adesso… vedo una mia copia.?

  ?Stop, io non sono una tua copia, così come tu non sei una mia copia. Io sono vera quanto te e viceversa. Piuttosto, tu che cosa ci fai qui? Non dovresti essere qua.?

  ?Che cosa intendi??

  ?Ciò che stai vedendo è il risultato del mio fallimento. Seth è riuscito a utilizzare l’amuleto della “Lacrima insanguinata” per evocare la luna rossa. Pensavo di essere pronta, ma… non lo ero. Ho perso e, dopo avermi sconfitta, mi ha lasciato a terra, con tutte le ossa spezzate, assicurandosi che non avessi ferite mortali, così da farmi avere “un posto in prima fila” per vedere l’attivazione dell’ipnosi eterna della luna di sangue.?

  ?Che cosa intendi per ipnosi eterna della luna di sangue??

  ?Guarda tu stessa, alza lo sguardo alla luna. Noi ne siamo immuni.?

  ?MA CHE!??

  La luna, oltre a essere di un rosso sangue molto intenso, sembrava un bulbo oculare con una grandissima spirale che porta a guardare chiunque verso il proprio centro.

  ?Questo è ciò che accadrà se io fallisco come te??

  ?Chi può dirlo, il futuro ha tante possibilità. Mi auguro che almeno tu ce la faccia. Ad ogni modo, sono sicura che tu possa fare ritorno da dove vieni. Sai già come fare, non serve che ti spieghi nulla.?

  ?E tu? Non puoi rimanere qui, vieni con me.?

  ?Mi dispiace per te, ma non posso. Seth mi ha imposto la maledizione della spirale, è questo che rappresenta la spirale su quella luna. I miei amici… vivono un sogno infinito nel quale vivono una vita spensierata dall’inizio alla fine e, nel mentre, il loro vero corpo muore in poco tempo e si putrefà nel giro di qualche giorno per poi diventare polvere. Una volta che il ciclo vitale dentro il loro sogno si conclude, tutto ricomincia da capo e io mi ritrovo nuovamente lì, a rivivere la scena del combattimento perso contro Seth e l’attivazione della maledizione dell’ipnosi eterna. Il tutto avviene una volta ogni 100 minuti esatti.?

  ?Dev’essere orribile… come fai a sopravvivere a tutto ciò…??

  ?Sopravvivere…? Credo che tu stia fraintendendo qualcosa, Sexta. Sì, è vero che mi ha lasciata in vita per farmi vedere quello spettacolo, ma dopodiché ha ucciso anche me. Guarda il mio corpo.?

  Sexta si tolse i vestiti ed era completamente ridotta a brandelli. Si vedevano i suoi organi fluttuare nel suo “corpo”, se così si poteva ancora definire. Non c’era quasi niente. Il volto della Sexta di quel mondo distorto cominciò a diventare spaventoso, aveva un sorriso assurdo e la testa cominciava a diventare sempre più rovinata come il resto del corpo.

  ?Ad ogni modo, Sexta… se vuoi puoi rimanere qui e vedere questo splendido paesaggio con me, per sempre…?

  Dopo quella frase, Sexta si mise a terra con gambe e mani, per poi girare la testa di 180° e cominciando a dirigersi verso Sexta con le movenze di un ragno.

  ?T-ti prego basta, smettila, BASTAAAAAA!?

  Mentre la versione morta di Sexta si avvicinava, Sexta chiuse gli occhi, sperando che tutto ciò fosse solo un brutto sogno e quando li riaprì tutto quanto era sparito, ma si trovava ancora nel reame scarlatto. ?Quindi… era tutto un sogno…??

  Sexta guardò in cielo, la luna era semplicemente rossa, non aveva niente di particolare e notò che anche i suoi amici erano tutti normali, però… sembrava quasi che stessero dormendo.

  ?Quindi stavo sognando, eh… che paura. Chissà cosa ha scatenato tutto ciò.?

  Sexta notò che c’erano delle rose di colore nero lì vicino a loro e pensò:

  ?Che sia stato il loro polline la causa di tutto questo? Non ha senso pensarci ora, prima di tutto devo svegliare gli altri.?

  Sexta cominciò a scuotere tutti quanti uno per uno.

  ?Sveglia! Forza, svegliati! Devi svegliarti anche tu!?

  Sexta svegliò tutti tranne Sextus. Ricordava bene lo scherzetto che gli fece nel primo libro e decise di ripagarlo con la sua stessa moneta, cominciando a imitare la voce della madre di Sextus, disse:

  ?Sextus, sveglia o farai tardi a scuola! Ti ricordo che oggi hai gli esami di fine anno!?

  Sextus sbarrò immediatamente i suoi occhi.

  ?SONO SVEGLIO MAMMA, VADO SUBITO A SCUOLA!?

  Tutti quanti cominciarono a sbellicarsi dalle risate, tutti tranne Sextus che era un po’ imbarazzato dalla situazione. Così, per sviare quelle risate, Sextus disse: ?Non dovevamo riportare quell’oggetto a Martingi?? ?Hai ragione, Sextus, e poi… dovremmo levare le tende prima che il signore del luogo venga a farci visita. Avvicinatevi tutti.?

  Tutti si avvicinarono nuovamente a Sexta tenendosi per mano e questa volta riuscirono ad arrivare nel reame celeste come da programma. Cominciarono a dirigersi verso il luogo di ritrovo della loro missione, quando improvvisamente videro Osiris scendere dal cielo e andare verso di loro.

  ?Come mai vi trovo da queste parti??

  ?Storia lunga, diciamo che stiamo svolgendo una missione. Se vuoi, dopo ti spieghiamo tutto, ma adesso siamo di fretta.?

  Osiris capì che c’era qualcosa di strano in Sexta, e non solo in lei, quindi fece una semplice domanda con uno sguardo estremamente serio e intimidatorio. ?Prima di venire qui, dove eravate e cosa è successo?? ?Beh, abbiamo recuperato un oggetto in un certo luogo e poi siamo stati inseguiti da delle sfingi…?

  Osiris interruppe immediatamente Sexta.

  ?Non è questo che mi interessa, siete stati nel reame scarlatto, vero??

  ?Beh sì, ci siamo finiti per sbaglio, ma… non capisco dov'è il problema.?

  ?Avete avuto a che fare con qualcosa di strano, vero? Mi sembrate comportarvi in modo strano, non so spiegarvi perché.?

  ?Beh, ci eravamo tutti quanti addormentati senza saperlo. La prima a svegliarmi sono stata io ed ho ipotizzato che la colpa fosse delle rose nere che avevamo vicino a noi. è un problema??

  Osiris tirò un sospiro di sollievo.

  ?Fortunatamente no, non è una delle piante pericolose di quel reame. Ad ogni modo, quelle rose nere vengono chiamate le “rose dei sogni”. Ti proiettano in un sogno all’interno del quale ti mostrano uno degli scenari possibili per il tuo futuro. Anche se è solo una leggenda, secondo me mostrano semplicemente un sogno a caso, più comunemente incubi. Perciò qualunque cosa vi abbiano mostrato, tranquilli, non era reale e non accadrà mai. Detto ciò, quando avrete finito la vostra missione, voglio che mi raccontiate tutto nel dettaglio. Potrei darvi una mano se necessario, diciamo che conosco qualche trucchetto anche io.?

  ?Va bene, grazie mille, Osiris!?

  ?Di nulla, Sexta. Fate buon viaggio!?

  E così ripresero il loro viaggio verso il luogo di ritrovo con Martingi. Una volta arrivati nel vicolo che conduceva a quel posto, si rimisero le mantelle per nascondersi e tornarono nel reame dei vivi. Entrarono nella locanda e, con sguardo trionfale, guardando verso Martingi che li stava aspettando, sicuro che ce l’avrebbero fatta, dissero:

  ?Abbiamo ciò che ci hai chiesto, è il momento di parlare d’affari. Sì, ho sempre voluto dirlo.?

  ?Certo che tu, Sexta, rovini sempre le scene migliori…?

  ?Nessuno ha chiesto la tua opinione, Sextus.?

  ?Passerò a prendervi domani, fatevi trovare davanti all'uscita di Téiri. Sarà un viaggio lungo, quindi preparate le provviste se credete di averne bisogno. Avete il resto della giornata libero.?

  Sexta, Sextus, Karim, Renjiro e Reiko rimasero dentro a quel locale e cominciarono a chiacchierare su cosa avessero sognato. A quanto pare, avevano fatto tutti quanti dei bei sogni; l’unica ad aver avuto sfortuna sembra essere stata Sexta, ma per qualche motivo non glielo ha voluto dire. Parlando, non si accorsero che la giornata era quasi finita. Corsero immediatamente verso l’uscita della locanda, indossarono le mantelle e si diressero verso l'uscita della città. Una volta fuori, incontrarono Martingi e Jorno Joanna che li stavano aspettando.

  ?Complimenti per aver portato a termine la vostra prima missione, spero di poter contare su di voi in futuro.?

  Jorno Joanna tese una mano verso Sexta.

  ?Certamente!?

  Sexta strinse la sua mano, siglando così l’inizio di una collaborazione volta a sconfiggere il male che si cela nell’oscurità.

  ?Siete pronti per partire, dunque??

  ?A questo proposito, credo che ci metteremo molto meno tempo se utilizzassimo questo veicolo.?

  Sexta creò nuovamente l’Hummer H1 Alpha tramite l’hekau.

  ?Ora capisco perché Capo è così tanto interessata a questo gruppo, non finirete mai di stupirmi.?

  Tutti quanti salirono in macchina e, seguendo le indicazioni di Jorno Joanna, arrivarono a destinazione nel giro di qualche ora.

  Davanti a loro si estendeva una città decisamente immensa, che non aveva nulla da invidiare a Téiri. Una peculiarità era il fatto che, per la prima volta, Sexta e Sextus videro il mare all’interno di Nada. Non credevano che esistesse anche lì, ma quello rimasto a bocca aperta più di tutti fu Karim, che disse:

  ?No, non ci credo.?

  ?Cosa è successo, Karim??

  ?Vedi, Sexta, ti ricordi che ti avevo detto che studiavo e vivevo in due luoghi diversi, giusto? Beh, vi do il benvenuto a Nopila, la città dove studiavo da ragazzino.?

  ?Aspetta, se stiamo andando lì vuol dire che…?

  ?Esattamente, Sexta, è anche la sede della Mafia.?

  Tutti quanti, tranne Jorno e Martingi ovviamente, rimasero a bocca aperta nello scoprire questa cosa. Appena arrivati lì, scesero tutti quanti dal veicolo e si diressero verso l’entrata di Nopila, dove la prossima missione avrebbe avuto inizio.

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